Lo sapevate che le marmotte di Vancouver Island si divertono giocando a wrestling? E che hanno cinque diversi tipi di fischio per comunicarsi a seconda delle situazioni? Queste sono soltanto due caratteristiche del mammifero più a rischio di estinzione in Canada e che grazie alla Marmot Recovery Foundation ed il suo progetto di recupero può ancora sperare in un futuro.
Quando mi trasferii in Canada circa due anni fa, non avrei mai pensato di studiare piani di recupero per animali in via d’estinzione e trovarmi poi a diretto contatto con uno di questi. Tuttavia l’idea iniziale di scoprire Toronto e provare un’esperienza lavorativa all’estero si è col tempo evoluta in un cammino estremamente positivo.
Sentendo la voglia di restare più a lungo “tra le foglie d’acero” avvicinandomi al termine del permesso turistico, presi la decisione di tornare a studiare…ben dodici anni dopo essere stato tra i banchi per l’ultima volta. La scelta ricadde sul programma Environmental Landscape Management al Seneca College, non prima però di aver superato un pathway program di preparazione accademica di lingua inglese per essere accettato da Seneca.
L’esperienza alla scuola di inglese è stata breve ma intensa. Quattro mesi insieme ad altri studenti provenienti da ogni parte del mondo: Korea del Sud, Giappone, Cina, Vietnam, Russia, Ucraina, Arabia Saudita, Venezuela, Brasile, Messico, ecc. Tutti con lo stesso obiettivo di imparare l’inglese anche se per differenti ragioni. È stata un’occasione unica per toccare con mano il fatto che Toronto sia una delle città più multiculturali al mondo. Lo scambio culturale tra persone provenienti da differenti paesi è già di per sé una preziosa forma di eduzione.
Giusto il tempo di completare il corso che iniziò la mia avventura al college. Un programma di quattro semestri (più un’esperienza co-op) per un totale di due anni che offre un collegamento tra lo studio dell’ecologia e i più tradizionali programmi di architettura del paesaggio e orticoltura. Il campus si trova a King City, un paese a nord di Toronto, ed è ambientato in un contesto naturale davvero caratteristico. Il primo anno è andato ben al di sopra di ogni aspettativa sotto tutti i punti di vista cosi come il secondo anno che si è concluso lo scorso Aprile. Sono rimasto particolarmente colpito dall’organizzazione all’interno del campus e dallo stile di insegnamento che facilitano la vita dello studente.
Ma con tutto questo, che c’entrano le marmotte di Vancouver Island? Durante il primo anno al Seneca college scelsi questo mammifero come soggetto per una ricerca sui piani di recupero per animali canadesi in via d’estinzione. Durante la ricerca scoprii che lo zoo di Toronto era una delle parti coinvolte in questo piano di recupero che prevede lo studio e la riproduzione in cattività della specie per un successivo reinserimento nel habitat naturale di Vancouver Island. Ebbene, il destino ha voluto che quell’estate abbia lavorato nel dipartimento di orticultura proprio allo zoo di Toronto per l’assolvimento del co-op incluso nel programma di Seneca, e che sia riuscito a visitare l’area dedicata al progetto di recupero delle marmotte. È stato davvero interessante avere un colloquio con il personale e vedere dal vivo quanto studiato in precedenza. La classica ciliegina sulla torta fatta dall’esperienza di lavorare in un bel posto come lo zoo di Toronto.
Per concludere, vorrei spendere una parola in difesa degli zoo che spesso e volentieri vengo presi di mira da accuse per il loro lavoro. Personalmente non mi piace l’idea di tenere animali in uno spazio delimitato. Trovo anche vero ci possano essere zoo che trattano animali in condizioni non accettabili. Ma ci sono diverse realtà di zoo sparse per il mondo e ritengo lo zoo di Toronto un buon esempio. Questo zoo non è soltanto un grande luogo di attrazione del pubblico, ma investe anche in progetti di educazione, sensibilizzazione, ricerca e conservazione della natura che sono necessari a contrastare i danni creati da noi stessi. Ritengo inoltre inappropriato fare i moralisti parlando di zoo quando alcune nostre comode azioni quotidiane sono ben peggiori nei confronti dell’ambiente e dei nostri amici animali.
Un saluto ed un “in bocca al lupo” a tutti coloro che vogliono avventurarsi in Canada.
Marco